Il convegno ATE sul Radon
Sintesi del Seminario in presenza del 24 giugno 2022 del Segretario ATE, Riccardo De Col
Il convegno ATE sul Radon
Ultimo atto del primo semestre di attività dell’ATE, è stato l’incontro, in presenza, sul tema del Radon e dei problemi che sono emersi e che ci impegneranno nei prossimi anni.
L’incontro si è svolto presso l’auditorium del Politecnico di Milano ed ha visto la presenza di oltre 30 persone.
Per molti è stata l’occasione di partecipare per la prima volta ad un convegno e rivedere i vecchi colleghi. Ma, e questo è il lato bello, c’era una discreta presenza di persone giovani che hanno partecipato.
Veniamo al convegno.
Il tema, trattato da ATE per la prima volta in modo sistematico, aveva come titolo: COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO E RADON
Problemi e soluzioni al D.Leg. 101/2020.
Gli organizzatori sono stati il prof. Mario Collepardi e la nostra Past President Ing. Donatella Guzzoni.
Il convegno ha avuto una lunga gestazione dovuta ai problemi legati al Covid, ma alla fine ha avuto un risultato molto positivo.
Dopo i saluti e l’introduzione al seminario da parte degli organizzatori M. Collepardi (in video in quanto impossibilitato ad intervenire per motivi di salute) e D. Guzzoni, si sono avvicendati, nell’ordine:
Rossella Maria Rusconi di Arpa Lombardia: Radon indoor: dalle misure alla mappatura del rischio. L’esperienza della Lombardia
Franco Mola (Politecnico di Milano) : Aspetti progettuali nella costruzione di pavimenti industriali poggiati su terreno
Ines Antunes (Polyglass Mapei) : Penetrazione del radon emanante dal suolo attraverso i pavimenti industriali poggiati su terreno
Silvia Collepardi (Enco) Prescrizioni di capitolato per i pavimenti industriali in calcestruzzo poggiati su terreno e Bonifica degli ambienti inquinati dalla radioattività causata dal radon
Dino Vasquez (Waterproofing Line Mapei) Sistemi impermeabili in totale adesione per proteggere le strutture interrate dal gas radon
Cristiano Bugno (Sika Italia) Soluzioni per la prevenzione del rischio radon nei pavimenti industriali
Tutti gli interventi sono stati estremamente interessanti ed i relatori di alto profilo scientifico. Abbiamo appreso che il radon è un gas molto insidioso perché è invisibile, incolore ed insapore e può provocare il tumore ai polmoni nelle persone che ne inalano grossi volumi. L’Istituto Superiore di Sanità stima che in Italia il numero di casi di tumore polmonare dovuti all’esposizione al radon è compreso tra 1.000 e 5.500 per ogni anno contro un totale di circa 31.000 tumori polmonari per anno causato dal fumo del tabacco.
Il radon viene richiamato all’interno delle strutture da piccole differenze di pressione e penetra attraverso i pavimenti in calcestruzzo poggiati su terreno creando un ambiente pericoloso per chi lavora in edifici industriali chiusi.
Per attenuare il problema occorre adottare dei provvedimenti come, ad esempio, la depressurizzazione dei terreni o una barriera anti-radon tra la fondazione ed il pavimento industriale in calcestruzzo, ancor meglio se abbinate.
Se questi provvedimenti non sono stati adottati occorre procedere alla bonifica dell’ambiente attraverso due tecniche: ricambio d’aria mediante apertura di porte e finestre negli edifici industriali oppure, se tale tecnica non è compatibile con il processo produttivo, si deve pensare all’applicazione di una barriera anti-radon sul pavimento esistente seguita da un getto in calcestruzzo per il nuovo pavimento al fine di ridurre la quantità di radon che risale dal terreno.
È in corso di adozione il PNAR (Piano Nazionale d’Azione per il gas Radon) riferito ai rischi di lungo termine dovuti all’esposizione al radon.
Entro ventiquattro mesi dovrebbero uscire le norme attuative che daranno regole tecniche complete e affidabili per eliminare i pericoli della risalita del Radon negli ambienti abitati.
In sintesi, si è capito che il problema del radon va accolto come input progettuale (così come altre azioni eccezionale quali il fuoco, gli urti, il sisma, la durabilità e la robustezza) e va trattato da tecnici che si dovranno formare nei prossimi anni.
Ci siamo pertanto dati appuntamento ancora sul tema non appena usciranno le norme tecniche specifiche.
E’ stato inoltre evidenziato il ruolo primario della tecnologia del calcestruzzo e delle specifiche regole di progettazione per eseguire pavimentazioni industriali e di infrastrutture.
(tema da specialisti che aveva visto ATE come uno dei primi promotori dell’approfondimento del problema). A tal fine pensiamo di proporre nel prossimo futuro un paio di workshop ad hoc.